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PROGRAMMI PER BAMBINI

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         SEMINARIO SUGLI ARCHETIPI MUSICALI


In cosa consiste il seminario
Si tratta di un incontro della durata di un giorno durante il quale, attraverso la condivisione e la 
sperimentazione diretta verranno portate alla luce le innate qualità musicali che ciascun individuo possiede.


Qual’ è il suo scopo
Secondo tutti i testi sacri l’inizio del mondo viene fatto coincidere col Verbo, cioè con la primitiva vibrazione dalla quale è scaturito l’universo dualistico che conosciamo.
Possiamo perciò ben dire che “tutto è musica”e che l’ Armonia è la legge che governa e mantiene in equilibrio ogni parte del Creato, dalle immense galassie a spirale alle più inafferrabili particelle teorizzate dai fisici.
Come ogni cosa anche noi partecipiamo a questa eterna danza cosmica ma spesso non ne siamo consapevoli.
Scopo del seminario è quello di rendere palpabili gli aspetti fondamentali della nostra appartenenza al Tutto mediante tecniche ed esercizi specifici.


Come si svolge

Il seminario è articolato in diverse sezioni ognuna delle quali, propedeutica alla successiva, accompagnerà i partecipanti attraverso un percorso di consapevolezza.
Meditazione, ascolto, approfondimento teorico, pratica musicale e improvvisazione sono gli elementi fondamentali dell’incontro.

​
Dove si svolge

Trattandosi di un residenziale le sedi più adatte sono quelle attrezzate all’ospitalità come agriturismi, strutture alberghiere, terme.



                                                                        PROGRAMMA


dalle ore 9 alle ore 10,30
condivisione e meditazione

Il seminario si basa in buona parte sulla capacità di superare i condizionamenti ai quali siamo abituati durante la nostra vita quotidiana, atteggiamenti che tendono a reprimere la spontaneità e la capacità di apprendimento.
Un libero approccio tra i partecipanti, che può essere l’espressione di un semplice pensiero, di uno stato d’animo o anche il silenzio saranno
preziosi per tutti, il seminario infatti non si fa in solitudine ma insieme e attraverso gli altri.
La condivisione, che ha lo scopo di una prima “accordatura” tra i partecipanti, potrà durare anche pochi minuti dopodiché comincerà il percorso vero e proprio del seminario.
Si partirà prendendo coscienza del corpo, ascoltando il respiro, portando attenzione al suo ritmo e a quello gemello del cuore, si eseguiranno visualizzazioni e si sincronizzerà la respirazione su specifici modelli ritmici.
Questo primo approccio servirà non solo a rilassarci ma a sperimentare in maniera dolce i primi stadi che portano all’esperienza dalla trance mistica, pratica comune a molte culture, dal Semà dei Sufi allo Gnawa marocchino, dai riti sciamanici siberiani a quelli dei nativi americani.



dalle ore 10,30 alle ore 12
lezione teorica con ascolti 

Dopo la meditazione si potranno affrontare con migliore attenzione tutti
i temi riguardanti gli aspetti fisici e spirituali legati al mondo dei suoni udibili (ahata) e non udibili (anahata).
Dalla natura vibratoria della materia all’interazione fisica con essa, dai corpi sottili alla biorisonanza, dal misticismo orientale alla psicocustica.
Una lezione che si baserà sulla semplicità espositiva e sull’ausilio di ascolti opportunamente selezionati per facilitare la comprensione dei temi trattati.



dalle ore 13 alle ore 14,30
teoria e pratica

Mediante l’utilizzo di percussioni, strumenti idiofoni e flauti (a seconda delle capacità di ognuno) verranno sperimentati gli aspetti fondamentali
della produzione del suono e della sua percezione.
La musicalità insita in ogni individuo verrà finalmente messa in luce,portando anche chi pensa di “non avere orecchio” al riconoscimento
spontaneo di modelli ritmici e melodici naturali, in grado di essere riprodotti su tamburi e su semplici strumenti (piccoli xilofoni, metallofoni, etc).
Senza difficoltà si imparerà ad ascoltare i suoni prodotti, a contare il tempo, a riconoscere gli accenti e le sincopi, a memorizzare sequenze ritmiche e melodiche e a coordinare i propri movimenti



dalle ore 14,30 alle ore 16,00
musica d’insieme e improvvisazione collettiva

Dopo avere meditato, ascoltato, imparato e sperimentato saremo in grado di suonare insieme in maniera spontanea e gioiosa.
Suonare insieme significa conversare con gli altri, dire la propria, ribattere, imitare, trasformare, sentirsi parte di un tutto.
Attraverso l’esecuzione di semplici sequenze ritmiche e melodiche arriveremo a riconoscere il ritmo e le note suonati dai nostri compagni
per poi imitarle e modificarle a seconda della nostra ispirazione.
L’improvvisazione smuove grandi quantità di energia e si basa sull’immediatezza e sulla spontaneità, al di là di ogni considerazione estetica o tecnica: non importa “saper suonare”, importa lasciarsi
coinvolgere e coinvolgere gli altri: molto meglio un caos carico d’energia che una perfetta esecuzione sterile e senza emozione.
La durata dell’improvvisazione finale è sempre variabile e si basa sull’equilibrio trovato dal gruppo e sulla carica dei singoli; ciò che importa è che il suono prodotto si esaurisca naturalmente, spegnendosi
soltanto quando le riserve emotive dell’intera giornata si saranno esaurite, lasciando spazio alla sedimentazione di idee, concetti ed esperienza da custodire anche in seguito.



                                                     
IL PROGRAMMA IN DETTAGLIO


Ore 9 / 10,30

Meditazione, ascolto del respiro
Hasanas
Visualizzazioni

Ore 10,30 / 12,00

Lezione teorica:
caratteristiche fisiche del suono
psicoacustica
la realtà vibratoria del campo
i corpi sottili
biorisonanza
le tradizioni orientali
i grandi mistici della musica
ascolto

(musica classica indiana, musiche Sufi, canto gregoriano etc.)

ore 13 / 14,30

teoria musicale
riconoscimento degli accenti
le misure e i periodi ritmici
toni, intervalli e scale
scelta degli strumenti tra i partecipanti
riproduzione di ritmi e melodie
memorizzazione di sequenze ritmiche e melodiche
coordinamento muscolare

ore 14,30 / 16,00

musica d’insieme e improvvisazioni
     




          SCOPRIRE IL NOSTRO RITMO INTERIORE

        Teoria e pratica per uno sviluppo consapevole delle potenzialità musicali dell’individuo

Ascoltare il ritmo del nostro cuore o il respiro di chi ci sta vicino dà sempre a tutti noi un’emozione molto intensa, di grande serenità e pace interiore.
Scopo di questo corso è potenziare le nostre abilità di ascolto e sviluppare quelle capacità musicali innate che spesso rimangono latenti e che ci impediscono di pulsare e di accordarci col mondo che ci circonda, facendo di noi note stonate e fuori tempo all’interno del grande concerto della vita.
Spesso infatti ci si esprime con una terminologia che in realtà è molto più pertinente di quello che si crede: sentirsi “fuori fase” o “ non in armonia” con qualcosa o qualcuno ci dice esattamente che la nostra pulsione interiore, la nostra vibrazione, la nostra energia sono male calibrate e che di conseguenza c’è bisogno di avvicinarsi a un diapason ch
e ci rimetta letteralmente “in fase”, riportandoci alla nostra frequenza originale che poi altro non è che la nostra nota fondamentale.
Attraverso semplici esercizi e condivisioni delle nostre esperienze e delle nostre emozioni ci si “accorderà” l’un l’altro, arrivando a fondere nel gruppo tutto ciò che in comune abbiamo a livello di musicalità e di capacità di auto guarigione che la Natura ci ha dato.



Primo incontro

.Elementi di acustica, psicoacustica e teoria musicale
.Il sistema dei meridiani e dei chakras
.La voce
.Trovare la propria nota fondamentale

Secondo incontro

.Ear training : affinamento delle capacità uditive
.L’ uso delle vocali : tecniche ed esercizi

Terzo incontro

.Mantra, chakra e bajan
.Combinazione fonemica
.Combinazioni ritmiche e respiratorie

Quarto incontro

.Vocalità e tecniche di gruppo
.Improvvisazioni ritmico melodiche di fine corso

Durata del corso :

4 incontri di 2 ore ciascuno


Richieste per lo svolgimento del seminario:
un proiettore e un impianto Hi-Fi per gli audiovisivi
indumenti comodi si richiede di presentarsi ai corsi digiuni da almeno 6 ore






                                                     I SEI SUONI CURATIVI

                            Tecniche Taoiste di ringiovanimento e di mantenimento della salute
                                                        Seminario della durata di quattro ore


​
Filosofia taoista e DO - IN

Il Ki e i principi Yin e Yang
Il sistema dei meridiani e dei chakras
Tecniche preliminari di respirazione
Sequenza dei sei suoni curativi
Esercizi speciali di respirazione
Il sorriso interiore, teoria e pratica
La mano curativa
Massaggio di piedi e ginocchia

Massaggio della testa
Disintossicazione di organi e ghiandole
La regione del perineo e gli organi sessuali
Esercizi quotidiani






       GUIDA ALL'ASCOLTO DELLE MUSICHE EXTRAEUROPEE


Finalità
Scopo di questo corso è quello di arricchire la consapevolezza musicale degli ascoltatori attraverso un primo approccio con mondi musicali ritenuti spesso lontani, o estranei alle nostre esperienze.

Svolgimento
L'incontro si svolgerà sviluppando i punti essenziali attraverso esempi di teoria musicale, audiovisivi,esecuzioni musicali dal vivo da parte del docente e dimostrazioni su come gli elementi estrapolati dai linguaggi orientali si possano combinare con i nostri.


                                                                  PRO
GRAMMA 

                                                    Le origini della musica occidentale

-Dai Veda indiani alla Mesopotamia, dall' Egitto ai Greci, dagli Arabi alla musica medioevale

-Nascita delle gamme sonore dagli armonici naturali ai modi, antichi sistemi di temperamento, metodo divisivo e metodo ciclico

​-Gli intervalli prima del temperamento equabile le sfumature microtonali in Grecia, le shrutis indiane, i quarti di tono, i battimenti dei Gamelan giavanesi

-Teorie musicali: Greci e Arabi, modi gregoriani, la monodia, l' "organum", la polifonia e la nascita dell'armonia, la musica Indiana e la generazione delle gamme,la teoria persiana, il sufismo

-La pratica musicale, componenti artistiche e religiose: il Raga e il Rasa indiano, Inni greci, i Salmi, il Gregoriano, il Maqam arabo e turco, il Radif persiano, la musica lungo la Via della Seta, metodi di improvvisazione

-Definizione di ritmo musicale: declamazione poetica, i ritmi ciclici della musica medio orientale, l'unità di tempo, il beat metronomico, lo swing, le misure, pensare per multipli e sottomultipli

-Ascolto: audiovisivi comprendenti tutti gli elementi analizzati


-Esecuzioni musicali dal vivo: presentazione degli strumenti musicali dell'incontro:
kemancello, lira pontica, dulcimer, salterio, rabab.
Inserimento nel blues e nello standard jazz, elementi antichi e medio orientali all'interno della tonalità,l'improvvisazione a seconda delle possibilità strumentali, la centralità della ricerca timbrica.
Esecuzione di brani strumentali in solo e con basi registrate.



Gli incontri

​1 Dalle origini della musica colta occidentale alla nascita delle gamme sonore

2 Gli intervalli prima del temperamento equabile, teorie musicali

3 La pratica musicale, componenti artistiche e religiose

4 Riassunto degli argomenti trattati con esecuzioni dal vivo 

​
Durata del corso: 4 incontri di 2 ore ciascuno

Le dimostrazioni verranno eseguite coi seguenti strumenti:
kemancello, lira pontica, dulcimer, salterio, rabab

​

 

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               TUTTI AL CIRCOLO DELLE QUINTE


Si tratta di un gioco nel quale i bambini vengono a contatto con la teoria musicale andando ad affrontare temi basilari come la formazione degli intervalli, le scale e la successione delle tonalità attraverso il circolo delle quinte.
Si svolge coinvolgendo i bambini in una storia di note in relazione tra loro dove partendo dalla prima nota di una scala il, "Re delle note", si passa per tutta la gerarchia tonale attraverso regine, principi e principesse che non sono altro che i sette gradi della scala, a seconda della loro importanza all'interno di essa.
Il "Re" dovrà andare dalla "Regina", la "Regina" andrà dal "Principe" e via dicendo in modo che i bambini possano interiorizzare i rapporti intervallari e intonarli correttamente, imparando a riconoscere le principali consonanze musicali.
A seconda della predisposizione dei partecipanti si potranno poi intonare melodie e accordi facendo diventare il gruppo un vero e proprio coro.
Naturalmente, essendo rivolto ai bambini delle scuole elementari, l'aspetto ludico è molto importante e spesso affiancare piccoli lavori di manualità (come la costruzione di corone di carta, mantelli etc.) al contesto della narrazione rende l'apprendimento degli intervalli molto più fluido.
L'approccio migliore è sempre quello di una fiaba musicale interpretata dai bambini che si troveranno così a cantare e a riconoscere la distanza tra le note in maniera spontanea e senza l'utilizzo di nozioni teoriche spesso noiose o poco intuitive.
Il ruolo dell'operatore quindi, ancora prima di quello musicale, sarà quello di affabulatore, di narratore che porterà i bambini lungo la storia, li farà diventare delle note e li "suonerà" mediante battenti che costruiremo insieme (carta o gomma) disponendoli in ordine di altezza e facendoli fisicamente muovere all'interno della scala da loro stessi animata a seconda dei rapporti armonici fondamentali.




                              IL BOSCO MUSICALE

Un percorso nel bosco alla ricerca di oggetti risonanti come sassi, legni, fili d'erba, buche nel terreno, tronchi svuotati e tutto ciò che può essere "ascoltato" e riconosciuto come elemento musicale.
Lo scopo, oltre a quello naturalistico, è quello di fare conoscere ai bambini il rapporto tra suono e rumore facendogli intendere dove finisce l'uno e dove inizia l'altro, in modo da sviluppare in loro capacità di ascolto spesso latenti.
Si costruiranno semplici strumenti musicali utilizzando sassi, pezzi di legno e fibre naturali, si faranno faranno piccole buche nel terreno che verranno utilizzate come casse di risonanza e si cercheranno tronchi e pietre con speciali caratteristiche sonore.
Il percorso può essere pensato sia da solo sia contestualizzato in ambiti scolastici come gite o attività gestite all'aperto.




                    COME E' FATTO IL SUONO?

Anche questo progetto prende forma di gioco ma tratta delle caratteristiche fisiche del suono e affronta tematiche complesse normalmente ritenute fuori dalla portata dei bambini.
Attraverso una storia che vede una nota musicale compiere il suo percorso dallo strumento che la produce fino al cervello, i bambini impersoneranno tutte le fasi del processo costruendo coi propri corpi l'intera catena dei fenomeni acustici e psicoacustici che ci rende la percezione dei suoni come la conosciamo.
Ci sarà quindi uno strumento interpretato da uno dei partecipanti e poi le molecole d'aria che spingendosi a vicenda (un bambino davanti all'altro) trasporteranno l'onda sonora, cioà un altro partecipante che "oscillerà"
fino all'orecchio esterno dove il padiglione auricolare lo "accompagnerà" verso gli altri compagni che si trasformeranno nelle parti anatomiche dell'orecchio medio e interno compiendo il loro lavoro meccanico, dalla catena degli ossicini alla coclea, fino al nervo acustico e al cervello che codifica l'informazione e ci rende l'impressione dei suoni come siamo abituati a sentirli.
In questo modo concetti apparentemente difficili verrano invece visti e interpretati dai bambini stessi che potranno rendersi conto di molti processi altrimenti relegati dentro formule e laboratori.
Per rendere più interessante il percorso e mettere insieme anche un po' di manualità si possono costruire gli oggetti necessari per la rappresentazione coi bambini stessi, migliorando ulteriormente la loro comprensione di tali processi.




             SIAMO TUTTI STRUMENTI MUSICALI

Un percorso basato sulle capacità intuitive dei bambini alla ricerca dei nostri suoni interiori e dei loro ritmi naturali attraverso l'uso delle voce e del corpo.
Si comincia con un approccio ludico, chiedendo ai partecipanti quali strumenti conoscono e come sono fatti per poi imitare il loro timbro con la voce.
Si prosegue poi mediante l'emissione delle vocali per individuare quali parti del corpo risuonano di più e per introdurre il concetto di individuo come strumento musicale vivente.
Si passa poi a piccole melodie che verranno cantate e armonizzate con l'aiuto dell'operatore per finire con una improvvisazione eterofonica e con il coordinamento del corpo ai ritmi improvvisati dai partecipanti.
Le tecniche di questo seminario sono le stesse sia per gli adulti che per i bambini ed è possibile affiancare genitori e figli senza modificare nulla del suo svolgimento anzi, stare insieme e condividere lo stesso approccio spesso è una ulteriore possibilità di comunicazione e di comprensione tra adulti e bambini.


 

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